E-commerce: La Rivoluzione Digitale che l’Italia Aspetta con Calma
Come l’Italia Resta Romantica con la Burocrazia mentre la Cina Vola con l’E-commerce
In Cina succede ma in Italia ed Europa non si puo nemmeno immaginare?
Perche?
Noi dovremmo essere il Paese delle liberta e democrazia invece?
Un libro non facile scritto dalla giovanissima e brillantissima Lizhi Liu Prof Ass presso la McDonough School of Business
Perche in Italia o Europa non c'e' nemmeno l'ombra di fenomeni come questo? cosa racconta, di prima mano Lizhi Liu?
Trasformazione tramite E-commerce: In Cina, l’e-commerce è diventato il salvatore delle aree rurali, come il villaggio di Wantou, dove l’agricoltura ha lasciato spazio alle vendite online di artigianato.
In Italia, invece, siamo ancora romanticamente legati alla nostra amata burocrazia. In Cina, i vecchi slogan comunisti sui muri sono stati sostituiti da messaggi di e-commerce, mentre qui ci accontentiamo di vedere “Vietato Accesso” sulle nostre zone industriali abbandonate.
Entro il 2022, oltre 850 milioni di cinesi facevano acquisti online, creando 69 milioni di posti di lavoro nel settore e celebrando il “Singles’ Day” con una giornata di shopping che fa impallidire ogni Black Friday occidentale. In Italia, invece, riusciamo ancora a celebrare con orgoglio la fila al supermercato la domenica mattina.
L’e-commerce cinese ha portato a una società senza contanti, dove persino i mendicanti usano il QR code per le elemosine. Da noi, invece, resistiamo eroicamente con l’uso dei contanti e aspettiamo che la rivoluzione digitale arrivi… magari domani o dopodomani.
Nonostante infrastrutture inizialmente deboli e una protezione legale inesistente, l’e-commerce cinese ha preso il volo, dimostrando che le regole rigide non sono poi così indispensabili. In Italia, però, una normativa complessa sembra essere essenziale per “proteggerci” da qualsiasi cosa sembri vagamente innovativa.
I cinesi fanno acquisti da venditori anonimi su Taobao e Pinduoduo, sfidando le paure di frode con una naturale fiducia. Qui, la nostra fiducia nelle transazioni online è talmente grande che a ogni acquisto online aspettiamo con ansia la telefonata della banca.
Con una velocità sorprendente, l’e-commerce cinese ha superato i mercati sviluppati, rappresentando una quota enorme del commercio online globale nonostante un PIL pro capite inferiore. In Italia, non possiamo essere da meno: abbiamo superato tutti con l’e-commerce delle carte da bollo e dei certificati timbrati.
In un curioso paradosso, il governo cinese, quello della "dittatura" ha lasciato grande libertà all’e-commerce, in contrasto con il controllo sugli altri settori.
Da noi, invece, l’idea di “libertà economica” si esercita in modo più misurato, un passo di danza: due avanti, uno indietro, e poi ci pensiamo su.
Il boom dell’e-commerce in Cina, senza il tradizionale apparato di regolamentazione, ci fa chiedere come abbiano potuto farcela, senza la nostra burocrazia illuminata a “indirizzare” il mercato
Loro si, con caparbieta noi no, con la puzza sotto il naso
https://lnkd.in/gvbFtBzn
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From Click to Boom: The Political Economy of E-Commerce in China
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